Il Partito Democratico Marche esprime una ferma contrarietà al progetto della Regione Marche di sostenere l’insediamento della Link Campus University, un ateneo privato che intende attivare corsi di laurea a partire dall’anno accademico 2025/2026.
Mattia Santarelli, responsabile Diritto allo studio e associazioni studentesche della Segreteria PD Marche: “Crediamo convintamente che il tentativo di aprire corsi di Link Campus University nelle Marche sia una scelta davanti a cui occorre contrapporsi fermamente, come sottolineato anche dalle associazioni studentesche, da Adi e da molti rettori. Questa scelta della destra regionale è l’anticipo di cosa il Governo sta cercando di fare su tutto il territorio nazionale; sostituire il sistema universitario pubblico, aperto a tutti, con una costellazione di atenei privati telematici, accessibili solo a chi se li può permettere".
Il rappresentante della Segreteria PD suggerisce quindi un'azione del tutto diversa rispetto a quella che si sta prospettando: "Questa destra inizi ad investire sugli alloggi pubblici per studenti, che ad oggi coprono meno del 10% dei posti letto necessari, e smetta di tagliare il Fondo di Finanziamento Ordinario che sta mettendo in ginocchio gli atenei pubblici, soprattutto quelli marchigiani. Investano nel diritto allo studio, nel caro libri e nel caro affitti, e pongano rimedio al problema dei costosi corsi 60 CFU, una flat tax che pesa sulle spalle degli aspiranti docenti. Davanti a tutto questo, siamo e saremo l’alternativa”.
Il professor Fulvio Esposito, coordinatore del Dipartimento Università del PD Marche, evidenzia le criticità del sistema universitario e della ricerca: “Primo, le risorse; l’Italia investe solo l’1,4% del PIL in ricerca e sviluppo, lontano dall’obiettivo europeo del 3% e sotto la media UE del 2,1%. Questo grave sottofinanziamento, aggravato dal recente taglio di 800 milioni da parte del Governo Meloni, peggiorerà l’emigrazione dei migliori talenti e comprometterà l’alto livello di formazione e ricerca garantito finora. Secondo, il personale; invece di svecchiare il settore e assicurare trasparenza nell’accesso e nello sviluppo delle carriere, i provvedimenti in discussione creano figure precarie e senza tutele, accessibili solo a chi può contare sul sostegno familiare. Terzo, la privatizzazione; le politiche delle università telematiche private, sostenute dalla politica (come nel caso della Link Campus nelle Marche), stanno erodendo la sostenibilità del sistema pubblico, proprio come già avvenuto nella sanità. Infine, il rischio di snaturare l’università, che si basa sull’interazione vivace e aperta all’interno di una comunità plurale”.
Il PD Marche chiede con forza alla giunta Acquaroli di fermare ogni azione di supporto all’insediamento della Link Campus University e di aprire un tavolo di confronto con le università pubbliche, i sindacati e le parti sociali per definire strategie mirate a consolidare il ruolo delle eccellenze accademiche marchigiane.