Oggi si è svolto il consiglio regionale sul tema della violenza di genere, dove è stato presentato il report 2017 sull’attività dei Centri Anti Violenza (CAV) della Regione Marche.
Giovanni Gostoli “La violenza sulle donne non è un fatto privato, ma riguarda tutti. Devono scendere in campo gli uomini nella lotta contro l’indifferenza, respingendo apertamente gli atti di violenza e molestia e sostenere le vittime. Una ferita aperta nel cuore dell'umanità che ancora oggi interessa molte donne. Non è un problema femminile, ma una grande questione maschile. E prima di tutto, culturale.
Un grazie sentito a chi si prende cura delle donne che portano sul loro corpo i segni della violenza. Agli operatori e ai professionisti dei centri anti violenza. A coloro i quali nelle istituzioni e nelle scuole educa e promuove la cultura del rispetto di genere.
Il Partito Democratico delle Marche è a disposizione dei circoli e dei territori per l’organizzazione di iniziative sul tema purtroppo sempre più attuale e contemporaneo come quello della violenza contro le donne, volte all’informazione , sensibilizzazione e al contrasto contro ogni genere di violenza”.
Il tema della violenza di genere costituisce da tempo un argomento di importante interesse sociale. Attualmente l’evolversi del fenomeno ha comportato un’attenzione crescente delle istituzioni che si stanno adoperando per prevenire e contrastare i comportamenti violenti nei confronti delle donne cercando di approfondire la conoscenza sul tema, definire obiettivi e azioni regolamentate e volte alla tutela dei diritti della donna vittima di violenza, attivare e sostenere un sistema integrato di tutela, di intervento, di presa in carico e di sostegno.
A conferma di ciò, come cornice di riferimento generale al presente rapporto su “L’attività dei Centri Anti Violenza (CAV) delle Marche nel 2017”, si ritiene utile presentare: alcuni dati sulla conoscenza e sulla quantificazione del fenomeno della violenza di genere e sulle sue caratteristiche; i riferimenti normativi, piani e linee guida, che danno indicazioni per poter prevenire contenere e contrastare il fenomeno; dimensioni del finanziamento del sistema e della rete dei servizi dedicati a questo settore.
I dati numerici fanno riferimento all’ultima indagine nazionale ISTAT riferita all’anno 2014 e segnalano che il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, ossia 6 milioni 788 mila donne, hanno avuto una esperienza di violenza fisica o sessuale durante la propria vita. Percentuale analoga per le donne straniere. Inoltre la percentuale di rischio risulta ancora più importante se si considera la componente delle donne separate o divorziate o quella con problemi di salute o disabilità. I dati mostrano l’elevata diffusione del fenomeno, la necessità di reagire a queste evidenze e la complessità sociale che lo caratterizza.
In questo quadro nazionale la Regione Marche si inserisce sia con la progressiva applicazione della Legge Regionale n.32 del 2008 “Interventi contro la violenza sulle donne”, e successive modifiche, con cui sono stati istituiti i Centri Anti Violenza (di seguito denominati Centri o CAV), sia con l’approvazione delle Delibere di Giunta Regionale n. 221 del 13 marzo 2017 e n. 1311 del 7 novembre 2017, con cui è stata prevista la definizione di una “Rete regionale antiviolenza nelle Marche” per favorire l’implementazione del modello di governance in materia.
Giovanni Gostoli “La violenza sulle donne non è un fatto privato, ma riguarda tutti. Devono scendere in campo gli uomini nella lotta contro l’indifferenza, respingendo apertamente gli atti di violenza e molestia e sostenere le vittime. Una ferita aperta nel cuore dell'umanità che ancora oggi interessa molte donne. Non è un problema femminile, ma una grande questione maschile. E prima di tutto, culturale.
Un grazie sentito a chi si prende cura delle donne che portano sul loro corpo i segni della violenza. Agli operatori e ai professionisti dei centri anti violenza. A coloro i quali nelle istituzioni e nelle scuole educa e promuove la cultura del rispetto di genere.
Il Partito Democratico delle Marche è a disposizione dei circoli e dei territori per l’organizzazione di iniziative sul tema purtroppo sempre più attuale e contemporaneo come quello della violenza contro le donne, volte all’informazione , sensibilizzazione e al contrasto contro ogni genere di violenza”.
Il tema della violenza di genere costituisce da tempo un argomento di importante interesse sociale. Attualmente l’evolversi del fenomeno ha comportato un’attenzione crescente delle istituzioni che si stanno adoperando per prevenire e contrastare i comportamenti violenti nei confronti delle donne cercando di approfondire la conoscenza sul tema, definire obiettivi e azioni regolamentate e volte alla tutela dei diritti della donna vittima di violenza, attivare e sostenere un sistema integrato di tutela, di intervento, di presa in carico e di sostegno.
A conferma di ciò, come cornice di riferimento generale al presente rapporto su “L’attività dei Centri Anti Violenza (CAV) delle Marche nel 2017”, si ritiene utile presentare: alcuni dati sulla conoscenza e sulla quantificazione del fenomeno della violenza di genere e sulle sue caratteristiche; i riferimenti normativi, piani e linee guida, che danno indicazioni per poter prevenire contenere e contrastare il fenomeno; dimensioni del finanziamento del sistema e della rete dei servizi dedicati a questo settore.
I dati numerici fanno riferimento all’ultima indagine nazionale ISTAT riferita all’anno 2014 e segnalano che il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, ossia 6 milioni 788 mila donne, hanno avuto una esperienza di violenza fisica o sessuale durante la propria vita. Percentuale analoga per le donne straniere. Inoltre la percentuale di rischio risulta ancora più importante se si considera la componente delle donne separate o divorziate o quella con problemi di salute o disabilità. I dati mostrano l’elevata diffusione del fenomeno, la necessità di reagire a queste evidenze e la complessità sociale che lo caratterizza.
In questo quadro nazionale la Regione Marche si inserisce sia con la progressiva applicazione della Legge Regionale n.32 del 2008 “Interventi contro la violenza sulle donne”, e successive modifiche, con cui sono stati istituiti i Centri Anti Violenza (di seguito denominati Centri o CAV), sia con l’approvazione delle Delibere di Giunta Regionale n. 221 del 13 marzo 2017 e n. 1311 del 7 novembre 2017, con cui è stata prevista la definizione di una “Rete regionale antiviolenza nelle Marche” per favorire l’implementazione del modello di governance in materia.