Quasi 5 i milioni persi che dovevano essere destinati al nostro sistema sanitario.
Sono dati della Fondazione GIMBE, un’autorevole organizzazione indipendente, quelli che certificano l’incapacità dell’esecutivo regionale e la conseguente perdita di risorse proprio nel settore che ne avrebbe più bisogno: la sanità.
L’anno scorso, la nostra Regione ha recuperato poco più della metà (54%) delle prestazioni sanitarie saltate durante la pandemia per le quali aveva ricevuto un finanziamento ad hoc dal Ministero della salute. Un dato che ci colloca ben al di sotto della media nazionale di prestazioni recuperate nello stesso anno che è stata del 65%.
In alcuni ambiti, la distanza tra la performance della nostra Regione e la media nazionale è risultata veramente imbarazzante: per i mancati ricoveri chirurgici la media di prestazioni recuperate in Italia è stata del 66% e di ben il 78% per le regioni del Centro Italia, contro il 32% delle Marche. Per gli screening oncologici solo il 20% delle prestazioni è stato recuperato, a fronte di una media italiana del 67%; più o meno le stesse percentuali le troviamo per le prestazioni ambulatoriali recuperate in media in Italia per un 57% contro il 31 % delle Marche. La Giunta di centrodestra è riuscita a spendere solo il 36% dello stanziamento riservato alle Marche di quasi 13 milioni di euro per recuperare le prestazioni saltate a causa del Covid, mentre le altre Regioni hanno speso in media il 69% dei fondi messi loro a disposizione. Quasi come se il sistema sanitario della nostra Regione non avesse bisogno di risorse.
Il PD Marche giudica intollerabile questa incapacità di governare da parte della destra; una inadeguatezza le cui conseguenze si ripercuotono inevitabilmente sulla salute dei marchigiani. Con la salute non si scherza e questa, ad esser buoni, superficialità, deve finire quanto prima possibile.