Imprenditorialità. Un mezzo prioritario per uscire dall'incertezza e dalla crisi
Oggi, dopo una prevalenza di manodopera marchigiana impiegata nel settore agricolo e la sua successiva migrazione nel settore industriale - con il conseguente appellativo di “metalmezzadri” - l'imprenditorialità diffusa ha finito per diventare progressivamente l'ultimo terreno di conquista dei marchigiani.
Dopo gli anni del dopoguerra e quelli del miracolo economico, la globalizzazione e poi la crisi economica del 2008 arrivata dagli Stati Uniti, hanno finito per mettere in difficoltà il sistema produttivo marchigiano. Ma l'imprenditorialità non è mai venuta meno.
L'imprenditorialità marchigiana e italiana sono andate in difficoltà, molte aziende hanno chiuso ed in alcuni casi, ovunque in Italia, imprenditori si sono anche tolti la vita per la vergogna di dover lasciare gente a casa o per aver dovuto rinunciare al sogno di tutta una vita.
Attenzione. Non si tratta di osannare questi comportamenti estremi, che non si possono giustificare visto che niente ha valore superiore alla vita stessa, ma serve a capire e a non dimenticare la gravità della situazione nella quale ci siamo venuti a trovare.
L'imprenditorialità marchigiana rappresenta è vivace e non si vuole arrendere. Continua ad affermarsi, anche dopo questi momenti difficili ed ostacoli, anche dopo dieci anni di crisi e soprattutto in questa nuova ondata di nascita di start up e di nuove imprenditorialità.
Il PD Marche ha sempre dichiarato apertamente l'importanza dell'imprenditorialità nella nostra regione. In effetti, questa ha partecipato e contribuito attivamente alla costruzione di uno Stato sociale, al benessere e all'aumento del tempo libero, nonché alla creazione di uno “sviluppo senza fratture”.
A differenza di altre formazioni politiche o di scelte effettuate in altre regioni all'interno della nostra famiglia politica, il PD Marche ha sempre voluto dare una particolare attenzione al mondo imprenditoriale marchigiano, anche perché il lavoro - fino a prova contraria - lo creano proprio le imprese.
Dopo aver analizzato gli effetti della crisi sulla società marchigiana, il PD Marche è stato tra i primi a capire che il programma politico doveva tenere in considerazione in modo strategico le imprese.
Le Marche sono state tra le prime regioni a vedere e conoscere le casse integrazioni, ad assistere a crisi aziendali di forte impatto sociale e, pertanto, il PD Marche è stato tra i primi a tenere conto di questa importante componente della società marchigiana, che non ha mai smesso di aiutare la società, anche attraverso la propria Responsabilità Sociale di Impresa.
I problemi da risolvere sono tanti, a partire dalla questione legata alla digitalizzazione, alla mancata capacità di posizionare le aziende marchigiane sui mercati internazionali con prodotti ad alto valore aggiunto, oppure con prodotti in grado di soddisfare la gran voglia di Made in Italy e il forte richiamo del modo di vivere italiano (detto anche "Italian way of life").
Ma soprattutto in questi tempi moderni, nei quali le start up non smettono di nascere nei garage marchigiani, nei quali nei quattro atenei marchigiani sono iscritte più donne che uomini, nei quali il mercato mondiale non cessa di espandersi, proprio in questi tempi l'imprenditorialità deve restare un mezzo per continuare a garantire lavoro, benessere, tempo libero, generare fonti di sostentamento per il sistema fiscale e per portare avanti il sogno, l'obiettivo, di garantire uno “sviluppo senza frattura”.
Frida Paolella
Responsabile Europa, Internazionalizzazione
e Imprenditorialità PD Marche