In occasione del primo anniversario dell'alluvione che ha colpito il nord della regione, il Partito Democratico delle Marche esprime profonda preoccupazione per le criticità irrisolte e la mancanza di informazioni e pianificazione nella gestione dell'emergenza. La Segretaria regionale PD Marche Chantal Bomprezzi rivendica il lavoro svolto dal Partito: “Come Partito stiamo mettendo in rete tutti coloro che nel PD e non solo si stanno spendendo sulla questione, in sinergia con i Circoli cittadini coinvolti, i Segretari provinciali, i rappresentanti istituzionali e i consiglieri regionali. Il PD è all’opposizione ma non fa polemica sull’accaduto e piuttosto si adopera per risolvere i problemi delle persone. Certo è che questa sbandierata filiera di destra non sta funzionando, se non fosse stato per l’emendamento al Decreto Alluvione del nostro parlamentare Augusto Curti, alcuni Comuni marchigiani rischiavano di rimanere esclusi; i fondi del PNRR per dissesto idrogeologico sono stati tagliati dalla Meloni e in Regione, nonostante le richieste del nostro consigliere regionale Romano Carancini e di tutto il gruppo consiliare, continuano a rimandare la discussione in merito”.
Il PD Marche sottolinea come dopo un intero anno si riscontrino ancora molte criticità e molte cose che non hanno funzionato. Ciò che emerge è innanzitutto l'assenza di un tavolo permanente tecnico politico (promesso ma mai attivato) per coordinare le amministrazioni locali con Regione e Governo, per rendere tutti edotti sulle procedure, sulle risorse stanziate e sulle priorità assegnate ai lavori pubblici e agli indennizzi. La mancanza di una pianificazione complessiva e condivisa ha portato a risultati insoddisfacenti, se non intangibili. Per fare un esempio, l'Ufficio Speciale per il Misa, promesso ma mai finanziato, testimonia l'inefficienza nella gestione dell'emergenza e la propaganda fatta dalla giunta regionale all’indomani dell’accaduto. Le risorse non arrivano. Il riconoscimento e la copertura degli effettivi danni al 100% non è mai stato preso in considerazione dalla Regione Marche, né richiesto dal commissario Acquaroli per far adeguare le somme stanziate ai danni subiti. I Sindaci sono stati lasciti soli, senza personale adeguato.
Andrea Belegni, coordinatore della segreteria PD Marche con delega all’ambiente, si dice soprattutto preoccupato per la mancanza della necessaria messa in sicurezza dei territori colpiti: “Ad un anno dall’alluvione, nessun intervento strutturale serio è stato portato a termine, molti nemmeno sono stati avviati. Manca un approccio organico che permetta di affrontare seriamente queste problematiche, dove il punto di vista fondamentale deve essere quello della prevenzione e dell'adattamento al cambiamento climatico. Queste comunità vanno messe in condizioni di sicurezza affinché ciò che è accaduto non accada più. Invece oggi tra i cittadini è ancora forte la percezione di pericolo. L’entroterra è stato dimenticato, ci sono seri problemi di viabilità.”
Il PD Marche rimane impegnato a monitorare attentamente la situazione a tutti i livelli, grazie al supporto del tavolo Ambiente PD Marche coordinato da Giancarlo Scortichini. Il Partito continuerà a dare il proprio contributo mettendo in prima fila le persone e non la filiera di partito, a differenza del Governo Acquaroli.
Ancona, lì 14 settembre 2023
Il PD Marche sottolinea come dopo un intero anno si riscontrino ancora molte criticità e molte cose che non hanno funzionato. Ciò che emerge è innanzitutto l'assenza di un tavolo permanente tecnico politico (promesso ma mai attivato) per coordinare le amministrazioni locali con Regione e Governo, per rendere tutti edotti sulle procedure, sulle risorse stanziate e sulle priorità assegnate ai lavori pubblici e agli indennizzi. La mancanza di una pianificazione complessiva e condivisa ha portato a risultati insoddisfacenti, se non intangibili. Per fare un esempio, l'Ufficio Speciale per il Misa, promesso ma mai finanziato, testimonia l'inefficienza nella gestione dell'emergenza e la propaganda fatta dalla giunta regionale all’indomani dell’accaduto. Le risorse non arrivano. Il riconoscimento e la copertura degli effettivi danni al 100% non è mai stato preso in considerazione dalla Regione Marche, né richiesto dal commissario Acquaroli per far adeguare le somme stanziate ai danni subiti. I Sindaci sono stati lasciti soli, senza personale adeguato.
Andrea Belegni, coordinatore della segreteria PD Marche con delega all’ambiente, si dice soprattutto preoccupato per la mancanza della necessaria messa in sicurezza dei territori colpiti: “Ad un anno dall’alluvione, nessun intervento strutturale serio è stato portato a termine, molti nemmeno sono stati avviati. Manca un approccio organico che permetta di affrontare seriamente queste problematiche, dove il punto di vista fondamentale deve essere quello della prevenzione e dell'adattamento al cambiamento climatico. Queste comunità vanno messe in condizioni di sicurezza affinché ciò che è accaduto non accada più. Invece oggi tra i cittadini è ancora forte la percezione di pericolo. L’entroterra è stato dimenticato, ci sono seri problemi di viabilità.”
Il PD Marche rimane impegnato a monitorare attentamente la situazione a tutti i livelli, grazie al supporto del tavolo Ambiente PD Marche coordinato da Giancarlo Scortichini. Il Partito continuerà a dare il proprio contributo mettendo in prima fila le persone e non la filiera di partito, a differenza del Governo Acquaroli.
Ancona, lì 14 settembre 2023