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PD Marche: “Uniti per le prossime sfide. Partito e gruppo lavorino insieme, serve un cambio di passo e di guida".

Dopo una partecipata direzione regionale si è votata la relazione della segretaria Chantal Bomprezzi, integrata dal contributo presentato da Michela Bellomaria, leader della minoranza.

La relazione di Bomprezzi si è concentrata "sulle prossime importanti sfide. Siamo impegnati in 148 comuni marchigiani e a ridosso delle elezioni europee". La segretaria ha proseguito ribadendo che "dobbiamo metterci nelle condizioni di lavorare serenamente e con il massimo impegno". Bomprezzi ha continuato sottolineando che "le nostre energie vanno spese in quelle sfide, e non per logorarci". All'interno della relazione, poi, la segretaria ha rimarcato come sia "il tempo della responsabilità e dell'unità vera, non solo a parole. La filiera di destra Meloni-Acquaroli sta portando il Paese e la Regione allo sfascio".

Dal documento di Michela Bellomaria, invece, emerge una volontà chiara di porre fine alle recenti polemiche sulla stampa che hanno fatto male al PD e sono "un metodo che vogliamo combattere e che, di certo, non ci appartiene". La stessa Bellomaria ha poi continuato ribadendo che "la segretaria Bomprezzi è la segretaria di tutto il PD, quindi anche della minoranza. Per questo ribadiamo e facciamo appello alla segretaria affinché costruisca una unità sostanziale in previsione dei prossimi importanti appuntamenti".

Bellomaria conclude il suo documento confermando la propria disponibilità, "fin dalle prossime ore, a percorrere la strada dell'unità nelle forme e nei modi che la segretaria Bomprezzi saprà indicarci".

Vi è stato, quindi, un lungo e vivace dibattito che ha coinvolto tutto il gruppo dirigente del PD.

La maggioranza dei presenti ha chiesto unità ed un gesto di responsabilità al capogruppo per avviare una nuova fase, votando il documento con 23 voti favorevoli, zero contrari. La minoranza non ha partecipato al voto.

documento BELLOMARIA

Alla Segretaria del PD Marche, Avv. Chantal Bomprezzi, e ai componenti della Direzione Regionale,

Le recenti polemiche riportate dalla stampa, che altro non fanno che il male del PD, è un metodo che noi vogliamo combattere e che, di certo, non ci appartiene. È evidente, quindi, che non ci interessa entrare in una inutile quanto capziosa discussione sulle polemiche riportate dalla stampa.

La minoranza, in quanto tale da me rappresentata, ha immediatamente ribadito che non ha prodotto né presentato un documento, né tantomeno un dossier, come riportato dalla stampa, così come non ha avuto nessun incontro con la segretaria nazionale. Riteniamo però del tutto legittimo che i consiglieri regionali, nell’esercizio della loro funzione, possano confrontarsi ed interloquire con la segretaria nazionale e con qualsiasi istanza del nostro partito.

Detto questo, mi preme sottolineare ancora una volta come la minoranza sia disponibile a collaborare e a costruire un percorso unitario nella gestione del partito, consapevoli e senza mettere minimamente in discussione quelli che sono stati i risultati congressuali. La Segretaria Bomprezzi è la segretaria di tutto il PD, quindi, anche della minoranza. Chiediamo solo che si possa costruire, cosa non avvenuta in questo anno, un percorso partecipato e condiviso tra tutte le sensibilità espresse dal PD regionale.

Per questo, ribadiamo e facciamo appello alla Segretaria affinché si costruisca una unità sostanziale in previsione dei prossimi importanti appuntamenti. Per questa ragione, riteniamo di doverci sentire tutti impegnati per cogliere i risultati migliori per il PD e per i suoi candidati alle prossime elezioni amministrative del 9 giugno e, in particolare, alle prossime elezioni europee. Inutile ricordare come, in questa occasione, le elezioni europee assumano un valore più importante, alla luce delle guerre in atto e di ciò che sta accadendo in questi giorni.

Ribadiamo quindi la nostra volontà e il nostro auspicio affinché il valore dell’unità possa permeare tutte le istanze e sensibilità del PD regionale: non possiamo sottovalutare, anzi, dobbiamo valorizzare e cogliere come esempio ciò che è accaduto a Pesaro, plasticamente espresso nelle foto pubblicate in questi giorni, della ritrovata unità a sostegno del candidato Sindaco Biancani.

Questo è il contributo che noi vogliamo dare a questa direzione e siamo disponibili, fin dalle prossime ore, a percorrere la strada dell’unità nelle forme e nei modi che la segretaria Bomprezzi saprà indicarci.

Ancona, 25/3/2024

Michela Bellomaria

Relazione della Segretaria

Care e cari,

anzitutto grazie per essere qui presenti questa sera. Apprezzo la serietà e il senso di responsabilità che con la vostra partecipazione state dimostrando. Ringrazio anche chi ha voluto preavvertire della propria assenza per impegni inderogabili.

La situazione in cui versa il nostro partito regionale alla luce degli ultimi accadimenti mi ha spinto a convocare una direzione regionale in via straordinaria. Ho ritenuto infatti di dover agire il prima possibile, con l’auspicio di poter ripartire più forti e uniti di prima. In un momento in cui i nostri segretari di circolo e provinciali e i volontari si stanno preparando, in ben 148 comuni marchigiani, alla sfida delle elezioni amministrative, e a ridosso delle elezioni europee, credo che sia nostro dovere anzitutto metterli e metterci in condizione di lavorare serenamente, e far sentire loro tutto il nostro sostegno. Credo che le nostre energie vadano spese lì, e non perelaborare strategie di attacco, logoramento, delegittimazione e indebolimento di una nuova classe dirigente che da oltre un anno lavora insieme a voi per risollevare un PD Marche prima notoriamente immobile e lacerato.

Sono grata per la fiducia di quelle oltre 25mila persone che, in quel piovoso 26 febbraio del 2023, sono venute a votare al congresso nelle Marche. Sono grata anche di avere attorno una squadra di persone preparate e generose, che ogni lunedì pomeriggio e ogni giorno tolgono spazio, gratuitamente, a famiglia, lavoro, studio, tempo libero, per il bene della collettività.

Sono grata ai militanti che si impegnano quotidianamente, con passione, per la nostra comunità democratica. Mi ricordano la bellezza della Politica, quella con la P maiuscola.

Nell’ultimo anno, insieme alla segreteria, abbiamo avuto il piacere di conoscere, ascoltare e collaborare con tante belle persone in giro per le Marche. È anche grazie ad esse se il PD Marche è ripartito con slancio, dando vita a 25 tavoli tematici, 9 iniziative regionali, un manifesto sulla sanità, una scuola di formazione politica, 86 comunicati stampa, 2 assemblee regionali, 5 direzioni regionali, 48 segreterie regionali, 5 assemblee aperte con le federazioni provinciali, 5 incontri di metà mandato, l’assemblea regionale dei segretari di circolo, l’assemblea regionale dei sindaci pd marche, l’assemblea delle donne democratiche, 24 presenze nelle piazze con sindacati, associazioni e/o comitati, 30 presenze nei circoli, 12 presenze alle feste dell’unità, e tanto altro ancora. Stiamo cercando di racchiudere tutto in un report, che vorremmo pubblicare presto.

La novità del 2024 sono le segreterie itineranti: una volta al mese insieme alla segreteria ci rechiamo in un piccolo circolo dell’entroterra o delle aree interne. Vogliamo sentire l’opinione della base, vogliamo ascoltare; cerchiamo, nel nostro piccolo, di dare un segnale di vicinanza a chi è più sfiduciato o in difficoltà. Finora abbiamo avuto una splendida accoglienza. Anche oggi avremmo dovuto farlo. Peccato aver dovuto rinunciare.

Permettetemi poi di rinnovare i ringraziamenti alla segreteria, alla federazione di Macerata, al tavolo aree interne e ai consiglieri regionali Carancini, Cesetti e Mastrovincenzo, oltre a tutti coloro che hanno dato una mano, per l’aiuto profuso per il Forum Aree Interne dello scorso 16 marzo. Abbiamo fatto una cosa bella, partecipata oltre le aspettative. Abbiamo chiamato a raccolta i nostri rappresentanti istituzionali e oltre 20 relatori, la quasi totalità della società civile, per stringerci attorno a un tema delicato in una terra delicata. Ho e abbiamo visto occhi contenti, come non vedevamo da tempo. Ci siamo emozionati e caricati.

Ecco, ci sarebbe piaciuto tanto poter continuare a ricordare quell’entusiasmante giornata. Ci sarebbe piaciuto tanto poterla continuare a raccontare. Ci sarebbe piaciuto tanto poterla rivendicare, tutti insieme, per dimostrare che un’alternativa esiste, che la destra la vogliamo mandare convintamente a casa, tutti uniti. Con grande rammarico e delusione, tutto 

ciò non ci è stato possibile. Con un tempismo sorprendente, infatti, abbiamo dovuto assistere all'ennesimo fuoco amico.

Credo che certi atteggiamenti non siano più tollerabili. Posso passare sopra agli attacchi personali, al dovermi sentire additata pubblicamente come acerba o autoritaria, posso evitare di rispondere ad attacchi o provocazioni. Ma non posso e non voglio bypassare, derubricare, minimizzare, accettare, la mancanza di rispetto nei confronti del partito che rappresento. Se lo facessi, e lo facessimo, ne saremmo complici.

In quest’ultima settimana, ho ricevuto tanti attestati di stima e solidarietà, sia verso di me che verso la segreteria regionale, non solo dalla maggioranza ma anche dalla minoranza regionale. Ho sinceramente apprezzato la posizione pubblica assunta da Michela Bellomaria, che ringrazio per la dimostrazione di maturità e lealtà politica che ha dimostrato. Ho anche ricevuto tante chiamate e messaggi di iscritte e iscritti, i quali si sono detti stanchi di queste figuracce a cui dobbiamo esporre il nostro partito.

Qui non si tratta più di maggioranza e minoranza. Sono i fatti a smentirlo. Da un anno perseguiamo l’unità attraverso la ricerca della collaborazione sulle tante cose da fare, mossi dalla convinzione che la stessa non si fondi sulla spartizione delle poltrone, ma sulla convergenza degli intenti, dei valori, dei progetti. Ci sono molti esempi concreti di come questo metodo si è dimostrato vincente: penso, per citarne alcuni, al manifesto sulla sanità, frutto di un percorso partecipato e condiviso; al lavoro congiunto con esponenti della minoranza su temi concreti come l’urbanistica (penso ad Anna Casini), alle donne (con la nostra Luisa), ai diritti umani (con l’ottima Anna Rosa). Ci sono tante competenze da valorizzare, esperienze da ascoltare, nuove energie da coltivare.

Credo che sia sotto gli occhi di tutti come questo Partito sia tornato ad essere frizzante e presente. Certamente tutto è perfettibile e migliorabile. Chi affermasse il contrario peccherebbe di arroganza. A maggior ragione, abbiamo bisogno della disponibilità di tutti a dare una mano. Chi si gira dall’altra parte, chi si rifiuta di collaborare, non sta facendo uno sgarbo a me, o alla segreteria, ma sta favorendo la destra e sta voltando le spalle al proprio Partito.

È il tempo della responsabilità e dell’unità vera, non solo a parole. La filiera di destra Meloni/Acquaroli sta portando questo Paese allo sfascio. Vuole distruggere la sanità pubblica, non si cura dei più fragili, punisce i dissidenti. Nella nostra regione, in particolare, assistiamo ad un immobilismo strisciante e a una mancanza di visione preoccupante. Le promesse del modello Marche sono state tradite lasciando spazio a meri proclami e annunci roboanti che mascherano un’assenza di trasparenza, coordinamento e condivisione con amministratori e stakeholders.

Non da ultimo, al Forum sulle Aree Interne, abbiamo raccolto il grido di aiuto di molti di questi, provenienti dai più svariati ambiti: cultura, ambiente, impresa, terzo settore, sindacato, etc. Grazie ai tavoli di lavoro, abbiamo raccolto il punto di vista disilluso degli abitanti di quei luoghi.

Ebbene, la difesa di queste persone non può prescindere da un partito forte e coeso, in tutte le sue articolazioni. Su questo, indispensabile è l’attività del gruppo consiliare a supporto del partito. Il gruppo consiliare non può essere percepito all’esterno come l’alter ego del partito, seppur rappresenti una sua componente importante. Il capogruppo non è un dirigente qualsiasi egli è voce del PD nelle istituzioni regionali. Per questo il suo ruolo è delicato e richiede equilibrio e senso di responsabilità, quanto il mio. La sua voce difficilmente potrà farsi sentire con la forza che dovrebbe se viene percepito all’esterno come antagonista alla segretaria. Se così è è più debole il partito tutto e la sua azione. Serve dialogo tra capogruppo e partito e questo dialogo, lo dico con profondo malincuore, manca. Troppo spesso ci troviamo a dover rincorrere percorsi o decisioni non condivise di cui non veniamo a conoscenza in tempo utile, a dover subire attacchi strumentali, a leggere di operazioni fatte all'ombra dei propri colleghi, 

riferendosi ad essi addirittura come "bandito" o negando la firma di atti; troppo spesso ci troviamo a dover giustificare assenze significative a iniziative pubbliche o, peggio, incontri, uscite o dichiarazioni stonate, o ritorni di inusuali interlocuzioni con forze di destra. Non è mia intenzione fare processi al capogruppo, elencando uno ad uno i molteplici casi in cui ciò è successo da un anno a questa parte. Purtroppo, a molti di questi hanno dovuto assistere i più, tra cui i membri di questa direzione, e questo ci ha fatto male agli occhi dell’opinione pubblica, minando la nostra credibilità a vantaggio della destra. Ma è mia intenzione affermare con determinazione, senza polemiche e in pieno spirito propositivo, che questa situazione deve cambiare, per il bene del nostro partito. È evidente che sia venuto a mancare quel rapporto di fiducia fondamentale tra il capogruppo e il partito, che per essere ricostruito ha bisogno di un cambio di passo e di guida, con un gesto di responsabilità. Occorre ripartire e ripartire insieme. Facciamo questo salto in avanti e cominciamo a lavorare insieme a partire dalle elezioni europee, con un comitato elettorale unitario, dalla gestione del partito, e dalle prossime regionali.

La direzione di oggi va intesa come un momento di incontro. Siamo a un punto di non ritorno che può rappresentare una grande opportunità di unità. Ce ne sono già esempi virtuosi nei nostri territori: nonostante le divergenze iniziali, a Pesaro, Luca Ceriscioli, pur parte della minoranza pesarese, ha portato avanti senza esitazione una linea unitaria; ad Osimo, la vicesegretaria Saura Casigliani, pur parte della minoranza del partito, ha garantito l’unità. Lo hanno fatto perché hanno sentito la responsabilità di fare un passo indietro, per consentire a tutti di farne dieci in avanti insieme. I loro sono stati gesti nobili, di esempio, applauditi da tutti, che andrebbero replicati anche qui, abbandonando eccessive rigidità, mettendo da parte i personalismi e anteponendo ciò che conta davvero, vale a dire il nostro essere a servizio delle persone. Se così accadrà, da questa riunione potremo uscire con un messaggio potente di unità. Chi non desidererà farlo, impedendo di fatto l’unità, altrettanto se ne dovrà assumere la responsabilità.

In qualità di Segretaria lancio quindi questo mio appello unitario, che mi auguro venga da tutti voi perseguito nei fatti, a partire da stasera.

Vi ascolterò con estrema attenzione e con molto piacere.

Grazie.

PD Marche
P.zza Stamira n. 5 Ancona 60122
Tel. (+39) 071 2073510

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