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Migranti, CPR a Falconara: Acquaroli prenda una posizione chiara e difenda le Marche

La Segretaria Regionale del PD Marche, Chantal Bomprezzi, esprime profonda preoccupazione e indignazione per la vicenda legata alla costruzione di un Centro per i Rimpatri (CPR) a Falconara Marittima, a pochi passi dall’aeroporto: "Ancora una volta, il presidente della Regione Marche dimostra di essere incapace di governare, restando sottomesso alle decisioni del Governo Meloni senza nemmeno essere informato in tempo reale delle scelte che ricadono sul territorio che amministra".

"Il CPR di Falconara", dichiara Bomprezzi, "è l’ennesimo esempio della mancanza di progettualità e visione da parte di questo governo e della giunta regionale. Non solo viene scaricato un problema complesso sulle spalle di una comunità che già ospita infrastrutture importanti e potenzialmente problematiche, ma lo si fa senza alcun coinvolgimento delle istituzioni locali e regionali, che oggi dichiarano di non saperne nulla. Acquaroli, a quanto pare, non sapeva nemmeno che si stavano avviando i lavori. Questo dimostra quanto poco conti davvero il nostro presidente agli occhi del governo centrale, altro che filiera...".

Bomprezzi sottolinea come i CPR non risolvano il problema dell’immigrazione, ma lo aggravino, con condizioni precarie e rischi di violenze interne, come già emerso da altre esperienze in Italia: "La gestione dell’immigrazione non può essere trattata come un'emergenza, ma richiede soluzioni strutturali basate su accoglienza diffusa, integrazione e riforme concrete, a partire dalla Legge sulla cittadinanza. Anche per questo come Partito abbiamo raccolto le firme per il referendum".

"I numeri parlano chiaro: sotto il governo Meloni, gli sbarchi e i morti in mare sono aumentati vertiginosamente. Solo nel 2023 l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha contato più di 3 mila morti nel Mediterraneo, un aumento del 60% rispetto all’anno precedente. Era dal 2017 che non si contavano tanti uomini, donne e bambini morti in mare. Questo dimostra che la linea di questo governo è fallimentare. Stipare migranti come carne da macello non è solo disumano, ma anche inefficace. Le Marche non possono continuare a pagare il prezzo di politiche ideologiche e populiste, mentre il problema continua a peggiorare", prosegue la Segretaria del PD Marche.

Bomprezzi si unisce quindi alle tante proteste delle comunità locali interessate che lamentano anch'esse la totale mancanza di coinvolgimento e trasparenza da parte della giunta regionale e del governo nazionale.

Infine, Bomprezzi ribadisce la necessità di una riforma urgente della legge sulla cittadinanza, per favorire un'integrazione reale e non solo basata sulla repressione. "Dobbiamo impegnarci per un referendum che riformi i criteri di cittadinanza, garantendo diritti e dignità a chi vive e contribuisce al nostro Paese. Non possiamo continuare a ignorare la realtà migratoria, che richiede soluzioni serie e a lungo termine".

Il PD Marche chiede a gran voce che la giunta regionale prenda una posizione chiara e difenda i diritti e la sicurezza dei cittadini marchigiani, opponendosi a scelte calate dall'alto e prive di una visione di sviluppo e sostenibilità per il territorio.

PD Marche
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