Sono passati quasi 3 anni dall’insediamento della Giunta Acquaroli ma dopo una campagna elettorale incentrata su promesse di grandi investimenti in campo sanitario, nulla è stato fatto.
La Segretaria del Partito Democratico Chantal Bomprezzi interviene sulle politiche sanitarie del governo regionale: "L’attesa riforma del modello organizzativo della sanità marchigiana sembra sia solo qualche pagina di dati, peraltro noti da tempo, e enunciazioni di carattere generale che non affrontano, né tantomeno risolvono, le tante criticità del sistema sanitario. Doveva entrare in funzione 3 mesi fa ma la governance è ad oggi incompleta e prevede ancora la presenza di commissari; una “scatola vuota” come è stata definita nei giorni scorsi da alcuni addetti ai lavori".
"Al di là dei proclami del Presidente e del suo Assessore - prosegue la Segretaria Dem - tutti i cittadini marchigiani che hanno dovuto prenotare una visita o un esame medico, possono testimoniare la lunghezza delle liste di attesa della sanità pubblica regionale. Con sempre più risorse destinate dalla maggioranza di destra alle strutture private, il welfare pubblico farà sempre più fatica a recuperare l’efficienza necessaria, nonostante la disponibilità di quasi l’80% del bilancio regionale".
Il Partito Democratico delle Marche ha un’idea opposta di sanità: "Noi siamo per valorizzare al massimo la sanità pubblica, quella che cura ed è per tutti. La sanità privata deve avere un ruolo complementare e non diventare la prima voce di spesa sanitaria. Crediamo sia indispensabile ascoltare, prima di elaborare una riforma, esperti, medici e personale sanitario, e insieme con loro strutturare un sistema pubblico efficiente".
Bomprezzi sottoliena quindi l'opacità dell'operato della Regione: "Le poche informazioni che anche la IV Commissione consiliare competente ha in materia sanitaria ci preoccupano molto. Sul nuovo Piano sociosanitario circola solo una scarna brochure, veramente poco per quello che è l’atto più importante della politica sanitaria della legislatura. Questa gestione opaca e raffazzonata di un settore da cui dipende la salute di tutti i marchigiani è inammissibile e preoccupa anche parte della maggioranza".
"Ci opporremo - conclude la Segretaria PD Marche - con ogni mezzo a questa virata della destra regionale verso una sanità privatistica, protocapitalistica e all’americana. Contiamo di farlo con migliaia di cittadini insoddisfatti e arrabbiati che troppo spesso rinunciano a curarsi perché non possono permetterselo”.