Ieri si è tenuta a Osimo l'iniziativa “Direzione Marche” a cui ha partecipato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri insieme al candidato presidente di Regione Maurizio Mangialardi. “E’ motivo di orgoglio per tutti noi e per le Marche che il Ministro Gualtieri abbia scelto come prima uscita la nostra regione, tra tutte quelle che andranno al voto, per sostenere Mangialardi”, dichiara il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli. L’evento al Teatro della Fenice è stata l’occasione per presentare i punti programmatici principale della coalizione Insieme Marche e un “Piano shock” per il rilancio della regione con impegni concreti su cui investire la montagna di risorse che arriverà dall’Unione europea.
“Con gli 8 miliardi che arriveranno per la nostra terra cambieremo le Marche - afferma il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli - In Europa ci siamo impegnati per ottenere il Recovery Fund, mentre la misura veniva osteggiata dalla destra sovranista, compresa quella marchigiana. Oggi grazie a questa montagna di risorse la nostra regione ha una grande opportunità e siamo di fronte a una svolta storica. I tanti progetti delle Marche possono diventare realtà, perché finalmente ci sono le risorse economiche per realizzarli. Solo con un presidente di Regione come Maurizio Mangialardi e una squadra al suo fianco davvero europeista e non sovranista, le Marche coglieranno al meglio tutte le opportunità dell’Europa.
Ad Osimo abbiamo aperto una vertenza nazionale - aggiunge Gostoli - Noi vogliamo impegnare le risorse per ridurre lo storico gap infrastrutturale. E’ la scelta più strategica per il rilancio della Regione e dentro questo quadro le Marche godranno di maggiori vantaggi. Sulle strade, prioritari per noi sono: la realizzazione della terza corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto; il completamento della Fano-Grosseto che rappresenta un’opera imprescindibile, l’equivalente, a nord, della Quadrilatero; la Pedemontana che tiene insieme tutto il territorio regionale, in particolare le aree interne; così come il progetto della Transcollinare Piceno-Fermana, strada della Mezzina, che rappresenta un collegamento strategico che unisce nella parte collinare, longitudinalmente, le vallate della provincia di Ascoli Piceno con quelle di Fermo; propedeutica al completamento del raccordo tra il nuovo ospedale di Fermo e il casello A14 di Porto Sant’Elpidio, è poi la così detta la Mare-Monti del Fermano, indispensabile asse di collegamento tra la costa adriatica e i Monti Sibillini. I progetti sono pronti, i tracciati definiti, i costi stimati. Tutto dimostra quanto siamo determinati a partire. Una simile opera significa lavorare per dare chance di sviluppo e futuro alle aree interne. E poi, sul versante ferrovie, il raddoppio della linea Orte/Falconara e gli investimenti per potenziare il Porto d’Ancona”, precisa Gostoli.
“Lavoro, lavoro, lavoro. Le risorse europee saranno al centro del nuovo “Patto per il lavoro e per il clima, il fare impresa e la rigenerazione delle Marche” che scriveremo nei primi 100 giorni di governo, fondato sulla condivisione delle scelte e la partecipazione di tutti i protagonisti: lavoratori e sindacati, imprese e associazioni di categoria, professionisti, istituzioni locali e università saranno impegnate ad analizzare e discutere e dare valore a progetti comuni. Vogliamo investire sulla piccola e media impresa, puntare sull’innovazione e la digitalizzazione per modernizzare il sistema, sulla valorizzazione del “Made in Marche” nel mondo e dare vita a un “Gree New Deal” per una crescita all'insegna della sostenibilità capace di creare nuovi posti di lavoro e allo stesso tempo prendersi cura dell’ambiente”.
Infine - conclude Gostoli - se avessimo ascoltato negli anni scorsi i partiti che sostengono la candidatura di Acquaroli saremmo finiti fuori dall’Unione europea e invece con un nuovo protagonismo dell’Italia in Europa, grazie al Pd, siamo riusciti a portare risultati a casa. Continuo a ritenere che dovremmo accedere anche alle risorse del MES per investire sulla sanità pubblica: potenziare gli ospedali, investire nella medicina del territorio e rendere il sistema pronto a nuove possibili emergenze con la garanzia di offrire a tutti la possibilità di cura”.