Un governo che litiga su tutto non fa bene alle Marche. Dopo un anno di indifferenza sul tema della ricostruzione post terremoto il governo Lega e M5S perde altro tempo per semplificare il pantano burocratico e accelerare la rinascita dei territori colpiti dal sisma. Da ieri la discussione sullo “sblocca cantieri” al Senato è ferma per le divisioni della maggioranza “gialloverde”. È inaccettabile perché, tra l’altro, è un provvedimento che sta per scadere e quindi occorre accelerare.
Bisogna fare presto per dare strumenti concreti e fiducia ad interi territori che vogliono rinascere. Più tempo si perde è più sono esposti al rischio di spopolamento. Questa situazione di incertezza e di stallo comporta dei gravi danni per lo sviluppo e per l’occupazione di tutte le Marche. In questi mesi abbiamo denunciato l’immobilismo del governo nazionale, i sindaci si sentono abbandonati. Noi non vogliamo polemiche politiche, ma risposte concrete. Per questa ragione, da diversi mesi, insieme alla denuncia abbiamo presentato anche proposte per correggere e migliorare il piano normativo. Questo contributo fino ad oggi è stato ignorato. L’auspicio è che vengano accolti gli emendamenti presentati dalla Regione Marche e dai sindaci, altrimenti lo “sblocca cantieri” sarebbe un’ulteriore provvedimento che blocca la ricostruzione post sisma.
Bisogna fare presto per dare strumenti concreti e fiducia ad interi territori che vogliono rinascere. Più tempo si perde è più sono esposti al rischio di spopolamento. Questa situazione di incertezza e di stallo comporta dei gravi danni per lo sviluppo e per l’occupazione di tutte le Marche. In questi mesi abbiamo denunciato l’immobilismo del governo nazionale, i sindaci si sentono abbandonati. Noi non vogliamo polemiche politiche, ma risposte concrete. Per questa ragione, da diversi mesi, insieme alla denuncia abbiamo presentato anche proposte per correggere e migliorare il piano normativo. Questo contributo fino ad oggi è stato ignorato. L’auspicio è che vengano accolti gli emendamenti presentati dalla Regione Marche e dai sindaci, altrimenti lo “sblocca cantieri” sarebbe un’ulteriore provvedimento che blocca la ricostruzione post sisma.