16/04/2019 - Nel dibattito consiliare di oggi, la maggioranza ha presentato una mozione per riproporre una consultazione referendaria nei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio sul distacco dalle Marche ed il passaggio all’Emilia Romagna, già all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Il presidente della Regione ha sottolineato come le Marche, già nel nome regione al plurale, abbiano la loro peculiare identità proprio nel tenere insieme realtà diverse ed ha precisato la ferma determinazione dell’esecutivo regionale di mantenere l’integrità dei territori. Rafforzare l’identità significa riconoscere la pluralità: chi rifiuta e non sostiene il disegno delle Marche unite, rifiuta le Marche e deve assumersi la responsabilità di favorire Rimini.
La volontà della giunta è ridare voce alle istanze dei cittadini, alla luce di una inequivocabile evoluzione della situazione a 12 anni di distanza dal referendum che ha portato alla “ secessione “ di sette Comuni della Val Marecchia annessi alla provincia di Rimini.
Il Governatore auspica un necessario esercizio di memoria di qualche esponente dell’opposizione su mozioni con lo stesso tema, presentate negli anni passati, sulle quali proprio il Presidente votò a favore del mantenimento dei confini regionali esistenti. Da Ceriscioli anche l’invito a non usare pesi e misure diverse se si tratta di Regioni come Trentino e Veneto , coinvolte nelle stesse dinamiche, ma guidate dalla maggioranza che è al Governo.
Il Presidente ha commentato che solo per le Marche ora si sta agendo in fretta, mentre sono fortemente mutate le condizioni in quei territori di confine dove in pochi giorni si sono raccolte oltre 1000 firme (che rappresentano più della metà dei votanti del 2007) per dire no alla secessione.
La Regione Marche sta dedicando massima attenzione alle aree interne in tutti i provvedimenti amministrativi, costruiti sulle esigenze dei territori. A partire dalle infrastrutture: si è aperto il percorso per la galleria della Guinza che torna ad avere progetti ed investimenti. Continua l’ impegno per la Fano Grosseto e per le infrastrutture strategiche per il rilancio delle aree interne. La giunta ritiene fondamentale salvare le scuole per mantenere le famiglie nei territori, avviare progetti importanti sul turismo aprendo un dialogo con i diversi comuni, preservare i servizi sanitari di emergenza e prevenzione.
Il Presidente ha concluso spiegando come non si tratta di schermaglie politiche, né di conquista di territori, ma di un disegno di comunità, del quale è necessario comprendere la forza: una collettività virtuosa fatta di differenze che si uniscono e che crede in valori comuni.